Gli ingredienti base che costituiscono la birra sono principalmente quattro: l’acqua, i cereali maltati, il lievito e il luppolo.

Oltre a questi ingredienti base, a volte i birrai più fantasiosi utilizzano vari aromatizzanti, come erbe (ad es. camomilla o trifoglio), piante (ad es. canapa, castagna, tabacco), spezie (ad es. cannella, chiodi di garofano, noce moscata), frutta (ad es. prugne, ciliegie, pesche) e altre sostanze come caffè, peperoncino e cioccolato per conferire un gusto assolutamente unico alle loro creazioni.

  • Ingredienti - Acqua

    Acqua

    L’acqua costituisce circa il 90% del volume della birra, per questo in passato i birrifici sorgevano nei pressi di sorgenti, dove l’acqua era maggiormente disponibile e di migliore qualità.

    Inoltre, per birre diverse è bene utilizzare acque diverse, in quanto il contenuto di minerali può influenzare anche molto sensibilmente il gusto della birra prodotta: la prima lager bionda venne prodotta a Pilsen, in Boemia, la cui acqua poco mineralizzata conferiva morbidezza alla birra, mentre le stout si producevano principalmente a Londra e a Dublino, dove l’acqua è ricca di carbonati e cloruri che danno un gusto vivace e pieno.

  • Ingredienti - Malto

    Cereali Maltati

    Il malto, ingrediente principale per la produzione della birra, deriva dalla lavorazione dei cereali, in particolare dell’orzo.

    Viene prodotto lasciando germinare i chicchi del cereale fino ad un punto ben preciso, per poi arrestare il processo per essiccazione. In questo mondo, gli amidi contenuti nei chicchi vengono trasformati in zuccheri, che potranno a loro volta essere trasfromati in alcool dai lieviti durante la fermentazione.

    Anticamente la birra veniva prodotta con i cereali più disponibili che, oltre all’orzo, erano la segale, il frumento e l’avena. Oggi questi ultimi, vengono utilizzati per conferire un gusto particolare al prodotto finale: l’orzo conferisce alla bevanda un gusto morbido e pulito, la segale dona un gusto amarognolo, ruvido e speziato, il frumento dà una nota rinfrescante e acidula, l’avena (usata spesso nelle stout) aggiunge rotondità al prodotto finito.

    I cereali si distinguono in tre categorie principali:

    • Malti di base: sono chiari ed essiccati a bassa temperatura. Sono chiamati pale oppure pils a seconda del produttore.
    • Malti speciali: sono di colore più scuro, dall'ambrato al nero, dovuto ad un'essiccazione a temperatura più elevata. Possono avere o meno proprietà enzimatiche e conferiscono alla birra aromi tostati, torrefatti o di caramello. Nonostante vengano generalmente utilizzati in percentuali relativamente basse caratterizzano notevolmente il prodotto finale.
    • Fiocchi di cereali: si tratta di cereali non maltati, cotti a vapore e schiacciati. Vengono utilizzati in percentuali generalmente molto basse per migliorare la tenuta della schiuma e conferire rotondità e profondità di carattere ad alcune birre.
  • Ingredienti - Lievito

    Lievito

    I lieviti sono microrganismi vegetali della famiglia dei funghi. Sono causa della fermentazione, il processo tramite il quale gli zuccheri vengono trasformati in alcool e acidi.

    Esistono principalmente due classi di lieviti che definiscono due grandi gruppi di birre, a cui si aggiunge una terza classe che dò origine a birre decisamente particolari:

    • Lieviti ad alta fermentazione, come il Saccharomyces cerevisiae, che durante il processo di fermentazione risalgono sulla superficie del mosto.
      Le birre a cui danno origine sono denominate ale e sono caratterizzate da tipici aromi fruttati. Furono scoperti da Louis Pasteur intorno al 1852.
    • Lieviti a bassa fermentazione, come il Saccharomyces carlsbergensis, che durante il processo di fermentazione si depositano sul fondo del mosto e "lavorano" necessitano di temperature più basse rispetto ai precedenti.
      Danno origine a birre che vengono chiamate lager e hanno un gusto generalmente più pulito rispetto alle ale.
    • Lieviti "selvatici", così chiamati perché presenti normalmente nell'ambiente: tra i più conosciuti vi sono il Lactobacillus, che produce acido lattico, e il Brettanomyces che produce acido acetico e dà alla birra tipici sentori di cuoio.
      Tra le birre prodotte in questo modo, definito "a fermentazione spontanea", le più rappresentative sono le lambic, caratterizzate da un marcato sapore acido.
  • Ingredienti - Luppolo

    Luppolo

    Il luppolo, Humulus lupulus è una pianta rampicante della stessa famiglia dell’ortica, dell’olmo e del gelso. Nella produzione della birra la parte utilizzata è il fiore femminile non fecondato, detto cono, che, essendo molto delicato, si può utilizzare fresco solo durante i pochi mesi del suo raccolto (da fine agosto ad ottobre). Per questo, dopo la raccolta i coni del luppolo vengono essiccati e pressati.

    Anche del luppolo esistono diverse categorie:

    • Luppoli amaricanti, ricchi di resine e di acidi, sono usati per conferire alla birra un gusto secco ed amaro
    • Luppoli aromatici, ricchi di oli essenziali, apportano aroma e gusto

    Le principali zone di produzione sono l’Europa continentale, Polonia, Slovenia, Germania e Boemia (dove si produce il famoso luppolo Saaz), Inghilterra e Nord America.

    Oltre che per le sue caratteristiche aromatiche, il luppolo viene anche utilizzato per le sue qualità di conservante, in quanto rallenta la produzione di batteri, inoltre schiarisce la birra e ne migliora la stabilità della schiuma.